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Storia del Ciad [1]

Prima Parte



Circa 2500 anni fa il Lago Ciad era grande quanto le odierne Grecia e Iugoslavia messe assieme. Il clima era molto più umido e abbondavano gli animali selvaggi. Durante il terribile periodo di siccità che colpì il paese nel 1984 era possibile attraversare il lago a piedi e oggi, all'estremità settentrionale del paese, nella zona desertica un tempo occupata dal lago e dalla spiaggia, gli archeologi hanno scoperto una ricca varietà di fossili e incisioni nella roccia realizzate dai cacciatori.
Questi cacciatori iniziarono ad allevare il bestiame in insediamenti che più tardi si trasformarono in città protette da mura. I Sao svilupparono il metodo di scultura del bronzo 'a cera persa' ed erano molto abili nella lavorazione della terracotta. Prima del IX secolo alcune popolazioni si trasferirono in questa zona dalla valle del Nilo; in un primo tempo si mescolarono ai Sao con matrimoni misti, poi li sopravanzarono. Lo stato di Kanem, fondato in questa regione, durò per 1000 anni. Nei tre secoli successivi il fiorente commercio del sale, degli schiavi, del rame e dell'oro attirò commercianti dal Mediterraneo e dal basso Nilo. Nel 1200 l'islamismo era la religione predominante. Il regno si espanse grazie al duro lavoro degli schiavi e nel XVII secolo il Kanem-Bornu era ormai diventato un 'impero', destinato però a crollare nel 1812, quando il popolo Fulani saccheggiò la capitale.
Contemporaneamente erano sorti altri due regni arabi fondati sul commercio degli schiavi. Questi controllavano le rotte commerciali e facevano incetta di schiavi tra le popolazioni del sud, in particolare tra gli Africani neri del sud, che furono il principale obiettivo dei predoni fino all'inizio del XX secolo. Gli schiavi venivano venduti al prezzo di un cavallo e persino i poveri pescatori arabi sul Lago Ciad ne possedevano un paio. In media, uno su cinque moriva di freddo, fame o malattia lungo il tragitto verso le zone commerciali controllate dagli Arabi. Quando la feccia del colonialismo francese arrivò nel Ciad alla fine del XIX secolo e abolì la schiavitù, i colonialisti divennero inevitabilmente gli eroi delle martoriate popolazioni del sud.

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