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AFRICA 23/1/2006


Dedicato al tema “Educazione e Cultura” il sesto vertice dell’Unione Africana (Ua) aperto oggi a Khartoum (Sudan) coi discorsi introduttivi del presidente di turno Olusegun Obasanjo e del capo di Stato che ospita il Summit, Omar Hassan el Beshir, rischia invece di essere incentrato soprattutto sulle polemiche legate alla possibile guida sudanese dell’organismo panafricano e sulle tensioni in corso in alcune zone del continente. Tranne qualche cenno dedicato alla mostra sulle culture africane organizzata dall’Unesco e inaugurata dopo la cerimonia d’apertura, la copertura mediatica del vertice è tutta dedicata alle trattative diplomatiche in corso per decidere chi dovrà prendere la guida dell’Unione Africana durante il 2006. Secondo la tradizione, il paese che ospita il primo dei due vertici annuali dell’Ua detiene anche la presidenza di turno. Ma la decisione di affidare la guida dell’organismo al presidente sudanese Omar Hassan el Beshir ha sollevato perplessità e anche qualche aperta critica da parte della società civile africana e internazionale ma anche delle diplomazie. Critici sulla possibilità di affidare la guida dell’Ua a Khartoum anche i ribelli impegnati in Darfur (la regione occidentale sudanese teatro di scontri e violenze), che temono una sorta di ‘conflitto di interessi’, visto che proprio all’Ua è stato finora affidato il delicato compito di mediare tra le posizioni dei combattenti dell’ovest e quelle del governo del Sudan per arrivare a una soluzione negoziata. Secondo fonti giornalistiche internazionali, nelle ultime ore alcuni capi di Stato (tra cui quelli di Botswana, Etiopia, Niger, Gabon e Algeria) avrebbero depositato una richiesta formale in cui invitano il presidente sudanese Beshir a rompere la tradizione e cedere il passo come presidente di turno al congolese Denis Sassou N’guesso. In precedenza però altri presidenti (inclusi quelli di Egitto e Libia) avevano apertamente sostenuto la candidatura sudanese alla presidenza dell’Ua. “Non è stata presa ancora nessuna decisione, ne discuteremo oggi” ha detto alla stampa il presidente senegalese Abdoulaye Wade. Tra gli assenti a questo vertice spiccano il presidente ciadiano Idriss Deby, protagonista di una crisi diplomatica proprio col Sudan che è stata inserita all’ultimo momento nell’agenda del Summit. Per ragioni diverse mancano all’appello anche il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, l’ivoriano Laurent Gbagbo e l’egiziano Hosni Moubarak.
[MZ]


Fonte Misna

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